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L'abbigliamento

Galateo del vino La persona di gusto non sarà mai né troppo alla moda, né troppo trasandata (ricordate il mezzanamente di Monsignor Della Casa?).Gli abiti non avranno l’aria di “appena comperati”; non arriviamo a suggerire l’esempio di Lord Byron che, prima di mettere un abito nuovo, lo faceva indossare una volta dal maggiordomo, comunque raccomandiamo di evitare di portarli per la prima volta in occasioni importanti. L’abito va portato con naturalezza, sentendoselo addosso. Per quanto riguarda l’abbigliamento maschile, un tempo era piuttosto monocorde, oggi è più spesso vario e creativo. Anche la tavolozza dei colori si è notevolmente arricchita, particolarmente nell’abbigliamento dei giovani. Tuttavia per gli adulti la sera e nelle occasioni importanti ci sono ancora delle regole tendenziali: va evitato lo spezzato e il marrone e va usata la cravatta. La cravatta è forse l’elemento più creativo dell’abbigliamento maschile, quello in cui si esprime meglio la personalità. Quanto all’aspetto, se pure sarebbero da preferire disegni piuttosto piccoli non ci sentiamo di suggerire regole, se non di fare un bel nodo, che copra bene l’allacciatura del colletto. I due lembi della cravatta dovrebbero essere, una volta fatto il nodo, della stessa lunghezza, appena sopra la cintura. Nella giacca si lascia slacciato il bottone in basso. Le calze dovranno essere sempre rigorosamente lunghe fino al ginocchio e di colore scuro. Il fazzoletto da taschino si può usare solo il pomeriggio e sarà bianco per le occasioni eleganti e colorato (ma mai uguale alla cravatta) per quelle informali. Lo smoking va usato solo di sera e quando richiesto o in serate di gala (in genere negli inviti si scrive in questo caso “cravatta nera”, intendendosi consigliato lo smoking o l’abito scuro, mentre “cravatta bianca” indica il frac); la giacca dello smoking va lasciata aperta se è monopetto e allacciata se doppio petto. L’abbigliamento femminile sarà invece più vario, più in funzione della moda. In ogni caso la donna veramente elegante non seguirà mai acriticamente la moda, ma vorrà sempre esprimere la propria personalità nella scelta dell’abbigliamento. La signora raffinata eviterà sempre vestiti troppo vistosi o provocanti, sia pure senza adottare un abbigliamento mortificante o anonimo, perché l’eleganza è sempre equilibrio. Neppure nei gioielli bisogna esagerare: un anello per mano è più che sufficiente! Quando in un invito compare la frase “cravatta nera”, questo significa per la donna “abito da sera, lungo o corto”, mentre “cravatta bianca” significa “abito da sera lungo”. Gli Italiani possono certamente vantarsi di essere quelli che tengono maggiormente ad apparire bene, elegantemente o, almeno, con decenza e buon gusto: qui in Scozia ho notato certi "looks" che in Italia noi non vedremmo quasi mai. Il senso della bellezza e' cosi' radicato che anche quando si e' vestiti in modo sportivo, si e' capaci di dare un tocco di classe tramite gli accessori e il senso di autocritica e' altissimo, quindi se siamo cicciottelle, certamente non esporremo i rotoli con un pantalone basso e una maglietta corta, non indosseremo abiti attillati che esaltino tali rotolini/oni. La moda cambia ogni anno e come delle pecore, automaticamente, la massa si adatta alle proposte degli stilisti "sacri" e di quelli "profani", del momento. Prendere spunto dalla moda recente e' comprensibile, ma l'importante e' trovare un proprio stile personale che ci permetta di sentirci a proprio agio ed esaltati nei nostri pregi e camuffati nei nostri difetti. Importante e' tener conto anche della circostanza, LAVORO Sì a tailleur, vestiti castigati (considerati però meno formali), gonne al ginocchio o lunghe, scarpe col tacco basso, pettinature normali e trucco non appariscente, meglio se tendente al naturale. La cosa migliore è vestirsi con sobrietà senza dimenticarci le novità della moda però. Dunque no alle scollature audaci, alle gonne troppo corte, all'ombelico bene in vista, ai calzoni con la vita eccessivamente bassa, ai tacchi a spillo, all'esposizione di curve troppo procaci, alle pettinature e ai trucchi troppo vistosi. Meglio le scarpe chiuse perchè sembra che il piede nudo sia troppo provocante.Niente tacchi a spillo: una donna in ufficio deve farsi valere per quello che è dal punto di vista dell'efficienza, delle capacità organizzative, della qualità del suo sapere e non certo per le sue forme procaci. L'abbigliamento per uomo Parliamo ora di abbigliamento, di eleganza. Il modo di vestire deve essere personalizzato alla vostra persona, parla di voi. Quindi dovete sentirvi a vostro agio in un certo abbigliamento, perciò non seguite i dettami della moda del momento, né indossate particolari indumenti perché hanno una firma prestigiosa. Siate emancipati e portate ciò che vi fa stare a vostro agio, che si addice al vostro carattere e stato d'animo predominante. Le regole principali per i gentiluomini sono le seguenti: a. Non si indossa una camicia a scacchi con una giacca a righe e viceversa; b. Il foulard ta taschino non deve avere lo stesso colore della cravatta; c. Il nodo alla cravatta, a prescindere dallo stile, deve essere di media misura, no a nodi piccolissimi né enormi insomma; d. Le cravatte fantasia richiedono camicie in tinta unita; e. La cravatta va intonata alla camicia e non all'abito. Se non si è esperti di look, di moda, si evitino azzardi nella scelta di questo accessorio: lo si scelga tinta unita, a pallini, o a righe, o a piccolo motivo ripetuto. f. Cercate di non imitare il look di personaggi famosi, e qui riprendo il concetto che l'abito dev'essere personalizzato a voi. I soggetti insicuri cercano sicurezza imitando quanto proposto dal WC multicanale. Ma i vips sono vips e voi siete voi. Un vip, anche se veste trash, nella peggiore delle ipotesi sarà etichettato come eccentrico. Mentre voi, se vestirete trash, sarete etichettati semplicemente come trash. g. Oggi sono di moda le fibbie delle scarpe slacciate, ma il Galateo ufficiale continua a sconsigliarle; h. In casa state pure in tutta ginnica, per essere comodi e poter svolgere agevolmente le mansioni domestiche. Ovviamente questo è lecito solo se non aspettate ospiti. La tuta va infatti usata solo per i lavori di casa e l'attività fisica, ivi compreso il fast walking sulla battigia. Non si accolgono ospiti in tuta (escluso gli intimissimi), né si esce con questa per lo shopping, o al caffè, o peggio durante l'aperitivo o alla colazione. i. Per quel che concerne l'intimo, suggerisco boxer a pantaloncino attillati solo a chi ha il tono e la fisicità adatti, ed è ancora giovane. Per gli altri consiglio boxer a tinta unita o con sobri motivi (si evitino disegni kitsch o colori sgargianti, soprattutto se poi li si mostra in spogliatoio in palestra). Anche gli slips vanno benissimo, delle tonalità suggerite per i boxers. Tra boxer e slip quale preferire? Il Galateo moderno autorizza entrambi. Io personalmente ritengono che i boxer mascherino meglio le situazioni fuori-forma rispetto agli slip. Direi che in ordine decrescente di forma ed età è bene usare: boxer a ciclista attillato, slip, boxer classico. l. Anche le vestaglie e le giacche da camera è bene che abbiano colori a tinta unita o con motivi sobri e classici (i soliti pois, righe, ecc..). Grandi draghi, aironi che spiccano il volo o sirene si lasciano ai più giovani. m. Si evitino nel modo più assoluto calzini corti, peggio ancora se bianchi. Il colore di questo indumento va intonato con quello predominante della cravatta. Nel dubbio usate colori che stanno bene su tutto come il blu o il grigio scuro. Il bianco va usato solo per l'attività fisica e solo con scarpe ginniche. n. Se siete calvi o comunque tendenti all'alopecia, potete portare il cappello. Ricordatevi però di toglierlo quando entrate nei negozi e nei locali pubblici. Portate la vostra calvizie con dignità e buon gusto, evitando il riporto e tenendo i rimanenti capelli il più corti possibile. Non tingeteli perché si accentuerebbe il problema. o. I guanti sono tornati d'uso come accessorio elegante. Purtroppo i films gialli hanno dato al guanto nero di pelle cattiva fama da accessorio di serial killer. Si eviti quindi il colore nero per il guanto, e si portino marroni o grigi anche se le scarpe indossate sono nere. p. Anche se oggi si è più elastici, è mio consiglio che i gentiluomini portino scarpe e cintura dello stesso colore. q. Tra la pelle marrone e quella nera, per gli accessori (ad esempio cinturini d'orologio), è più elegante la marrone, che si avvicina di più al colore del cuoio naturale. Ma il nero è comunque accettabilissimo. r. I capi in pelle nera sono adatti solo per i più giovani, gli adulti evitino di sembrare ufficiali delle SS. s. Il borsello che sembrava venisse rilanciato, è invece un accessorio maschile sconsigliato, sinonimo di pacchianeria. Meglio una borsa porta documenti senza tracolla, se proprio avete vari oggetti da portarvi dietro. t. L'uomo eviti di indossare gioielli; è tollerabile un solo orecchino all'orecchio sinistro solo finchè si è giovani, ma fuori dall'ambiente di lavoro. No a catene, catenine, bracciali da boss mafioso o protettore di prostitute anni '50. u. Portare l'accendino, soprattutto se in metallo e di classe, è accettabilissimo. Una volta lo portavano anche i non fumatori, per poter porgere il fuoco alle dame fumatrici. Ovviamente questa pratica è oggi fuori luogo in quanto, rispetto ai secoli scorsi, è assodato l'effetto dannosissimo del fumo, sia attivo che passivo. Fumare oggi, rispetto ai secoli scorsi, è considerato volgare, vecchio, dà un'immagine di scarsa cura e rispetto della propria persona. Questo vale sia per gli uomini che per le donne. v. Quando in un invito si specifica "cravatta nera" comporta il doversi presentare in smoking, quando invece si cita "cravatta bianca", si intende il frac. Lo smoking che si indossa oggi risale al modello anni venti del 1900. Lo smoking nacque alla fine del XIX secolo come versione semplificata della giacca da camera. Il frac si utilizza solo per cerimonie ufficiali. E' un capo che richiede un fisico asciutto, per non rischiare di assomigliare ad un pinguino. Proprio perché riservato esclusivamente alle cerimonie, si eviti di indossarlo a teatro o comunque a sproposito. Punti fondamentali: - mai calzini corti né bianchi (salvo per il jogging e la ginnastica); - la cravatta non va mai coordinata al fazzoletto da taschino; - sotto la giacca sempre camicie a maniche lunghe; - sotto la giacca non deve mai trasparire il profilo della canottiera; - non si porta il doppiopetto sbottonato, né senza cravatta; - non si porta lo stesso abito per due giorni di seguito; - le scarpe marroni si portano solo per la prima parte della giornata, mai di sera; - non si slacciano i bottoni dei polsini della camicia; - del gilet classico e del cardigan non si abbottona l'ultimo bottone in basso. Ora qualche consiglio "unisex" del Galateo dell'abbigliamento e poi passo a consigli specifici per le gentildonne.... Il filosofo francese Abel Dufresne diceva: "La persona insignificante segue la moda, la presuntuosa la esagera, e quella di buon gusto scende a patti con essa". Ergo: nella scelta degli abiti lasciate perdere le griffe - che oggettivamente non significano niente se non a soddisfare una vs. necessità psicologica - e controllate la qualità dei tessuti e delle cuciture, scegliete modelli classici che resistono alle mode passeggere.... e.... appunto: scendete a patti con la moda, adattatela alle reali possibilità del vs. stato di forma, della vostra età, della vostra sensibilità. Accostate solo due colori. I classici accostamenti estivi sono bianco e blu (o azzurro), blu e rosso. Accostamenti invernali sono marrone e beige, viola e marrone, marrone e verdone o rosa. Il nero e il bianco si accostano ad ogni altra tinta, in particolare il primo si adatta bene alle tinte chiare. Per rendervi ancora più semplice l'idea di ciò che voglio dirvi, considerate che le tinte devono richiamare la stagione: in estate si usino tinte chiare, in inverno colori più scuri. Non accostate due fantasie diverse. L'effetto è "un pugno in un occhio", è chiassoso. Si può tentare di accostare due fantasie diverse solo a patto di utilizzare gli stessi colori, ma il risultato è sempre un azzardo, da lasciare solo a chi si intende davvero di design. Voi evitate i risolini di sottofondo possibilmente. E' più sicuro usare una sola fantasia e per il resto dell'abbigliamento, si usi una tinta unita che riprenda una delle tinte della fantasia. Per esempio una camicia a fiori blu, gialli e arancio va bene con pantaloni e maglioncino blu, se poi siamo in primavera allora è meglio un colore più vivace, quindi pantalone e giacchino da vento arancio. Oppure il bianco, soprattutto per le ladies, in quanto abbiamo detto che si combina bene con tutte le altre tinte. Attenzione alle sfumature: se in eccesso danno un effetto spiacevole. Quindi il pantalone blu, con camicia blu chiara, sciarpa blu scura, golf di un altro blu ancora hanno, combinati assieme, un effetto inguardabile. Ci sono due colori che non accosterei, come il verde con il blu, anche se oggi, ripeto, si è di vedute più aperte. E dato che siamo nel campo del model training vediamo come ci si veste ad una sfilata. Ovviamente parlo degli spettatori e delle spettatrici, non delle modelle per le quali ci pensa lo stilista. La sfilata è sempre un evento adorabile, una manifestazione di bellezza che adoro tanto quanto le bambole di porcellana, anche se la mia solitudine mi rende sempre meno accessibile la mondanità invero. Alle sfilate troverete buyer, commercianti, fotografi, giornalisti, vips, e si svolgono di pomeriggio o al mattino per una mezz'oretta o poco più, tra flashes, sottofondo musicale ad alto volume che ritma il passo delle modelle/i. In queste occasioni, ripeto affascinanti, il massimo della cortesia è indossare un abito disegnato dallo stesso stilista che presenta la sua sfilata. Cioè alla sfilata di Dolce & Gabbana indossate abiti di Dolce & Gabbana, alla sfilata di Valentino indossate abiti di Valentino, alla sfilata di "XYZ" indossate abiti "XYZ" insomma. Magari, per evitare ostentazione, non utilizzate tutti capi di quella firma, ma solo quelli più evidenti e senza mostrare la firma apposta. In caso non possediate abiti di quella firma, optate per indumenti neutri, non riconducibili a particolari stilisti. Sarebbe davvero maleducato alla sfilata di "XYZ" indossare abiti di "Rossi", dal taglio e dalla fattura così caratteristici da essere facilmente riconoscibili. Inoltre, siano i vostri vestiti sobri, non diano nell'occhio, poiché l'attenzione dev'essere per i pezzi in passerella e non su di voi. Cercare di attirare l'attenzione è sinonimo di egocentrismo. L'abbigliamento per donne Passo ora alle norme specifiche per ragazze e signore.... In primis, è oggi sconsigliabile l'uso di pellicce; il trend attuale è decisamente avverso a questo capo. La pelliccia sta meglio all'animale cui la natura lo ha donato. La ragazza del terzo millennio è sensibile ed ecologista, e nelle note conclusive ne tracceremo le caratteristiche fondamentali. L'abbigliamento femminile è molto più fantasioso rispetto al maschile, suscettibile di varie idee e mode, perciò è difficile dettare regole ferree. In linea generale è buona norma crearsi un proprio stile, che si adatti al proprio stato di forma, alla propria sensibilità e carattere predominante, da non cambiarsi continuamente per non dare immagine di volubilità e lasciar spiazzati i conoscenti e gli amici. L'abbigliamento da grande sera si limiti ai galà di beneficenza e alle prime delle opere liriche. D'altro canto si eviti di indossare jeans e casual agli spettacoli, lasciandoli alla routine di tutti i giorni. Se indossate i guanti e dovete stringere la mano, toglietevi il guanto destro, anche se siete mancine, per non spiazzare chi vi è di fronte che sicuramente vi porgerà la destra. Se amate i tacchi alti, ricordate che bisogna saperli portare, bisogna saperci camminare con grazia e naturalezza, altrimenti è meglio lasciar perdere, perché una ragazza che barcolla non è mai molto sensuale. Si eviti di indossare gioielli appariscenti nella prima parte del giorno: questi sono adatti per la sera e sempre che l'occasione ne consenta la possibilità. Quando vestite, siate sincere con voi stesse e magari un po' spietate: consideratevi sempre un punto sotto quello che è il vostro oggettivo livello estetico e vestitevi di conseguenza: l'umiltà è sempre premiata, mentre la sopravvalutazione si paga con risolini di sottofondo. Se siete di strutture endomorfe, brevilinee o tendenti a tali, non vestite mai a righe orizzontali, non eccedete in gonne troppo lunghe che tagliano la figura, né troppo corte d'altro canto. Se avete un seno importante adottate scollature a V oppure rotonde, un po' ampie che scivolino sul busto. Evitate magliette attillate di una misura inferiore, salvo che non vogliate apparire volgari rischiando di mandare segnali sbagliati di semaforo verde agli immancabili pappagalli e vitelloni. Se non avete gambe ben affusolate, usate i pantaloni e magari cercate di compensare valorizzando il busto. Se siete molto alte non disdegnate i tacchi. So che pensereste il contrario, ma il tacco vi garantisce un incedere femminile, evitando di apparire come maschiacci. Del resto, qualche centimetro in più non cambierà la situazione della vs. misura, mentre ne guadagnerete certamente in femminilità. Parliamo ora un po' del vostro guardaroba. Vi dirò cosa è essenziale che teniate, cercando di frenare la vs. innata passione per gli acquisti. Non è infatti buona cosa passare tutto il tempo libero a fare shopping, è segno di leggerezza, frivolezza e mancanza di spessore, frutto di un edonismo demente partorito dal nuovo mondo. Il tempo libero sia dedicato, oltre al fitness e alla cura di sé, ad un buon libro, a passeggiate culturali o contemplative, alla cura del proprio partner e figli, o meglio ancora ad opere altruistiche e di volontariato. E' triste vedere quanto poco tempo dedichino queste ragazze all'amore, che dovrebbe essere il valore al vertice di ogni proprio atto vitale. comunque, lasciamo perdere i miei sermoni e andiamo avanti con freddezza a fare il mio dovere. Dicevo che riempirsi di indumenti nell'armadio, come se non vi fosse un domani, è sinonimo di mancanza di controllo e di equilibrio, mentre la sintesi di tutto il galateo in tutti i suoi rami è: sobrietà ed equilibrio, essenzialità, classicità. Già vi dissi che la moda "ultimo grido" è un fenomeno transitorio, che impallidisce e scema presto. Sono spesso i personaggi famosi a dettarle, o meglio, le loro influenze sulla psiche labile delle masse. Ad esempio. i colletti alti e spiegazzati furono introdotti da un re afflitto da difetto al collo, i risvolti furono introdotti da Edoardo VI d'Inghilterra (si era semplicemente rimboccato i calzoni per non sporcarsi). Non serve avere centinaia di abiti per affermare la propria eleganza, né serve un eccesso di griffe, sinonimo di insicurezza. Si mettano nel guardaroba pochi capi classici, ai quali aggiungere magari un paio di indumenti di moda del momento e, per le più giovani, magliette e jeans. Ci sia: - un tailleur nero, che con variazioni di accessori si può indossare sia sul lavoro sia negli eventi mondani; - un tailleur grigio, per la stagione autunno-inverno. Di grigio chiaro si usi per la prima parte della giornata, di grigio scuro in serata. - un tailleur blu, per la stagione primaverile. A seconda della camicia si stabilirà il grado di eleganza. Si porterà una camicia di seta per gli eventi importanti e invece una di cotone per il giorno. - un tubino nero, sinonimo di raffinatezza, che riporta alla mente Audrey Hepburn, intramontabile elegantissima attrice. Il tubino sta bene alle gentildonne di tutte le strutture fisiche e gradi di forma, ed è il non plus ultra se abbinato a collana e orecchini di perle. Alle signore di una certa età, consiglio di adottare un modello con maniche un po' più lunghe e scollatura ridotta. Non prendete esempio da certe VIP ultra settantenni che sfoggiano con disinvoltura vistose scollature da far venire il volta stomaco anche ad un adolescente vergine. - un tailleur pantalone, per le occasioni + dinamiche (esempi: viaggi, shopping); - una camicia di seta bianca o beige da portare sotto il tailleur. Sarà semplice per ogni momento del giorno, oppure impegnativa per l'abbigliarsi della sera. - un abito da sera per eventi formali, dal livello di eleganza proporzionato allo strato sociale che si frequenta. Il nero è come sempre la scelta vincente, utilizzabile più volte anche nella medesima cerchia di frequentazioni. Un altro colore è invece più memorizzabile e si verrebbe etichettati di pacchianeria se visti troppo spesso con esso. Altre norme ancora che mi vengono a mente.... - indossate sempre i collant, anche d'estate, nelle occasioni formali. E' vero che nella stagione estiva si può fare a meno se si hanno belle gambe abbronzate, ma nei ricevimenti e alle occasioni mondane è sempre più raffinato indossarle. Il reggicalze bisogna saperlo portare, bisogna stare a proprio agio con esso, bisogna che sia stato "collaudato" in precedenza, senza doversi ritrovare tra la gente a controllare che non si stacchi un gancio. I gambaletti non hanno nulla a che vedere con l'eleganza e la femminilità. Sono concessi solo sotto i pantaloni dove devono rimanere ben nascosti. - Su piercing e tatuaggi mi sono già espresso in una lezione precedente. Vi rimando alla lettura per non essere ripetitivo. - Gli occhiali da sole vanno usati solo in presenza di sole. Si tolgono in caso di cielo coperto, all'interno degli edifici e quando si conversa con una persona anche fosse per strada: questi, infatti, ha il sacrosanto diritto di guardarci negli occhi. Chi li tiene anche in chiesa, in disco, la sera, è chiaramente un inelegante.