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Al ristorante

Galateo del vino «L’uomo precede la donna entrando in un ristorante»: così recitavano le regole del galateo, condizionate dal timore di cattivi incontri all’interno del locale. Tanto che il cavaliere mandava in perlustrazione un proprio servitore, o ispezionava personalmente il locale, prima di far entrare la dama. A questo si aggiunge l’opinione che, per una donna, fosse disdicevole entrare in un locale senza accompagnatore. É sempre la persona che invita, uomo o donna, che si rivolge al maître, segnalando la richiesta o la prenotazione del tavolo. Il cameriere precede la signora, o le signore, alla tavola predisposta; gli uomini seguono, aspettando in piedi fintantoché tutte le signore non si siano accomodate. La donna siede nel posto migliore, generalmente quello che ‘domina’ la sala. Per ‘dominare’ e per essere ammirata, dai presenti e dal partner. In compagnia, riconoscendo ad un tavolo dei conoscenti, passando si salutano solo con un cenno. Sostando, trattandosi di conoscenze comuni, gli uomini di quella tavola si alzano; le signore ne sono ovviamente dispensate. La scelta del menù si fa con speditezza, pur chiedendo eventuali precisazioni su piatti e contorni al cameriere o al maître. Se chi invita è un abituale frequentatore del locale, a lui si possono chiedere consigli sull’eventuale scelta di specialità. La lista viene proposta dal cameriere, con precedenza alle signore, ma sarà l’anfitrione a precisare al cameriere le scelte degli invitati. Questo vale per una tavola limitata a poche persone. Diversamente, le richieste saranno raccolte dal cameriere, direttamente dai commensali. In merito alla lista un ristorante di classe si dovrebbe preoccupare di redarne una senza prezzi, per la signora o addirittura per tutti gli ospiti. La presenza del cameriere si richiama con un cenno discreto. Non a voce, né battendo rumorosamente una posata sul bicchiere. L’assaggio del vino compete all’anfitrione, o alla persona da questi delegata in quanto ritenuto con maggiore competenza. Una portata su piatto comune a tutti i commensali, viene offerta dall’anfitrione alle signore, poi alla propria moglie, indi agli uomini. Anche al ristorante si attende che tutti i commensali siano stati serviti, prima di dare “assalto” al cibo. Nell’eventualità di un cattivo servizio, in cibo o vino difettosi, è l’anfitrione ad evidenziarlo con discrezione al cameriere o al maître. E giunge anche il momento del conto che si salda in separata sede, assentandosi dal tavolo con una scusa. Nel caso in cui venga pagato al tavolo, con carta di credito o in contanti, non si controlla meticolosamente il conteggio delle portate o il resto. Nel caso in cui il totale va suddiviso tra un gruppo di amici, uno di questi si assume la direzione delle ‘operazioni’. Se è la donna ad offrire, salda sempre il conto alla cassa. Le telefonate sono da evitare quando si è in compagnia. Se la telefonata è attesa o inevitabile, entrando si comunica il proprio nome al fattorino, evitando così di sentirsi chiamare ad alta voce per tutto il locale. Terminato il pranzo la signora si alza, avviandosi all’uscita. É sempre chi ha invitato ad uscire per ultimo dal locale, eventualmente fermandosi sulla soglia per salutare i suoi commensali. All’uscita del ristorante l’uomo cede il passo alla donna. Inversamente dall’ingresso, quando l’uomo ha preceduto la signora. Entrando ed uscendo da un posto pubblico l'uomo passa per primo e tiene aperta la porta per la donna. All'interno il gentleman, dopo aver eventualmente aiutato la sua compagna a sistemare il cappotto o la pelliccia al guardaroba, seguirà il cameriere e la signora al tavolo (ugualmente chi invita seguirà il cameriere e l'ospite al tavolo). Qualora non lo faccia il cameriere, aiuterà poi la sua compagna a sedersi, quindi prenderà a sua volta posto a tavola. L'uomo siede alla destra della donna, per essere più comodo a servirle le bevande. Se si è in più di due, ci si disporrà, nei limiti del possibile, in modo che ogni uomo sieda a fianco di una donna, che non sia sua moglie. Dopo la lettura del menù, l'uomo (o chi invita, o la persona più autorevole) chiederà alla signora che cosa gradisce e sarà lui a fare effettivamente l'ordinazione al cameriere (in caso di molti commensali l'ordinazione può invece essere fatta singolarmente). Al servizio del vino verrà versato una piccola quantità di vino nel bicchiere dell'uomo, che dovrà assaggiarlo (si presume che se ne intenda!) manifestando il suo gradimento. Questo assaggio deve essere molto rapido, più che altro per verificare che il vino non abbia sentore di tappo od abbia altri evidenti difetti: da evitarsi tassativamente esibizionistiche roteazioni del vino e profonde aspirazioni. Per le regole di comportamento vedi "A Tavola", con l'avvertenza che in pubblico vanno osservate anche più scrupolosamente: ad esempio assolutamente sconsigliabile fare la "scarpetta", cioè raccogliere il sugo con il pane o mangiare il pollo con le mani, cosa che in casa di persone con cui si abbia una certa confidenza può essere accettata. Alla fine del pranzo è l'uomo che chiede il conto. Se non intende pagare con carta di credito, è consigliabile che si rechi a pagare alla cassa, per evitare manovre di denaro, resti ecc. al tavolo. Una mancia sul tavolo comunque sarà sempre gradita dal cameriere. Mentre l'uomo paga il conto, la signora resterà indietro o ne approfitterà per andare a controllare il trucco, cosa che non va mai fatta in sala. FUMARE AL RISTORANTE Se vi hanno consigliato il Ristorante "Pinco Pallino" e siete dei buongustai non fumatori, il consiglio e' di fare una telefonata preventiva per sapere quali siano gli orari di minor affollamento e, al telefono, o arrivati li', fate presente il problema e, se il gestore e' particolarmente comprensivo, vi riservera' un'angolino che cerchera' di tenere libero il piu' a lungo possibile, evitando discussioni sempre spiacevoli. Se siete fumatori non avete problemi, ma, per delicatezza, anche se il fumo e' consentito, cercate di contenervi se ci sono dei bambini o se capite che la persona vicino a voi sta veramente soffrendo. BON TON PER IL CAMERIERE Gentilezza Igiene personale Vestiti corretti (pantalone lungo e camicia se è possibile maniche lunghe, scarpe nere e CALZINI NERI) I piatti si portano sul braccio sinistro e uno sulla destra La bravura del cameriere non si misura nella quantità dei piatti che porta, in un ristorante di certi livelli non si porta più di 3+1 piatti Se nel tavolo non vi sono più di 6 persone la portata viene sempre servita prima alle donne Le bevande vanno servite alla destra dei commensali, e il cibo da sinistra Non si tiene MAI le mani nel piatto ma si prende sempre al bordo I bicchieri e Le posate non vanno MAI portati con le mani, non è igienico Si consiglia di: Essere educati e disponibili Essere informati sui vini e su come abbinarli alle pietanze Essere informati su come vengono preparate le pietanze (ingredienti ecc.) Prestare particolare attenzione a clienti allergici o intolleranti