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Comunicazioni telefoniche

Galateo del vino Innanzi tutto quando si vuole chiamare una persona è importante chiedersi se l’orario è giusto: mai chiamare troppo presto un nottambulo, o troppo tardi una famiglia in cui ci siano bimbi piccoli. Alla risposta poi bisognerà dire per prima cosa il proprio nome, chiedendo della persona cercata. Ad esempio: “Buon giorno. Sono Carlo Bianchi, c’è la signora Anna?” Oppure “Buon giorno. Sono Carlo Bianchi, parlo con la signora Anna?” Se la persona cercata è disponibile, chi risponde dirà, per esempio: “Sì, gliela passo” Altrimenti: “Mi dispiace, è occupata (senza specificarne la ragione, come: “E’ in bagno”), posso farla richiamare?" Un discorso a parte meritano i cellulari, che sono preziosi, dato che ci permettono sempre di essere in comunicazione con tutti, ma spesso sono anche molto fastidiosi ed inopportuni. Perciò, chiamando una persona al cellulare, è gentile presentarsi e informarsi se il momento sia opportuno. Per esempio: ”Sono Mario Rossi, disturbo?”. Per quanto riguarda il nostro telefono, dovremmo imparare a spegnerlo in presenza di altre persone, oltre che al cinema, nel corso delle conferenze, al ristorante ecc. Se proprio non possiamo farne a meno, dovremmo almeno usare la funzione “vibrazione”, che ci permette, in caso di chiamata, di allontanarci un momento senza disturbare o anche di spegnere l’apparecchio, che memorizzerà l’ultima chiamata. In un momento più opportuno richiameremo chi ci aveva cercato, scusandoci ovviamente di non aver potuto rispondere. Se comunque si deve rispondere, in presenza di altre persone sarà opportuno moderare il tono di voce e prolungare il meno possibile la telefonata, scusandosi eventualmente con le persone presenti.