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Nell'ambiente lavorativo

Galateo del vino Se, essendo andato bene il colloquio, si è assunti, il problema successivo è instaurare buoni rapporti con i colleghi. Dovrebbe essere il direttore del personale (o, nelle piccole aziende il titolare) ad accompagnare nell’ufficio il neoassunto, presentandolo al suo capo o ai colleghi. Qualora non lo facesse, sarà lo stesso nuovo assunto che si presenterà ai colleghi del proprio ufficio. Se si tratta di un ambiente molto giovanile, sarà concesso passare immediatamente al tu, altrimenti saranno i più anziani o i più alti in grado a proporlo. I rapporti dovranno sempre essere di cordiale disponibilità, ma un po’ riservati: mai aprirsi troppo o dare troppa confidenza. Innanzi tutto perché certe persone sono naturalmente ed inconsciamente portate al pettegolezzo e quindi ne potrebbero nascere conseguenze spiacevoli; inoltre potrebbe anche capitare che due persone prima amiche, per una qualsiasi ragione avessero delle divergenze. Anche le persone prima fidate, a questo punto potrebbero diventare pericolose. Non dimentichiamo, infatti, che nell’ambiente di lavoro c’è sempre un po’ di rivalità latente e basta una scintilla per far divampare un incendio. Anche i rapporti sentimentali o anche solo erotici andrebbero scrupolosamente evitati sul posto di lavoro. Stando a contatto per tanto tempo a volte è molto difficile evitarlo, ma i rischi sul lavoro sono tanti: dai pettegolezzi e le malelingue dei colleghi (che si accorgono immediatamente della situazione, per quanto gli interessati si sforzino di dissimularla) alle gelosie, alla possibile ritorsione dell’amante (“lui” o “lei”) abbandonato, nel caso la relazione abbia una fine spiacevole, o del coniuge, nel caso uno dei due fosse sposato. Perciò è molto saggio tenere fra colleghi un atteggiamento amichevole, ma distaccato : farà sempre piacere ad una donna un complimento garbato, ma è bene non spingersi oltre. In ufficio è consigliabile evitare atteggiamenti di autocompiangimento, ad esempio: come sono stanco! Povero me come farò a finire la relazione? Bisognerà invece avere un atteggiamento di tranquilla collaborazione: “Fai pure le fotocopie tu, che ne hai solo tre, io aspetterò, dato che ne ho tante”, facendo però attenzione a che gli altri non si approfittino di questa disponibilità. In tal caso una frase scherzosa potrà far capire, senza offendere, che si cerca di approfittare della propria disponibilità. Il problema della convivenza sul posto di lavoro è spesso la simpatia o l’antipatia. Vi sono delle persone che ci sono istintivamente simpatiche, con le quali saremo portati ad aprirci (ahimè, a volte anche troppo!) ma che alla lunga possono rivelarsi invidiose o intriganti, mentre per altre potremo magari avere un fastidio di pelle, ma non è detto che non possano dimostrarsi più amiche e corrette delle altre. Il comportamento più saggio è dunque come detto precedentemente di disponibilità generale, ma con un minimo di distacco, ricordando che spesso le amicizie nate sul lavoro si rivelano più interessate di quanto sembri. A maggior ragione questo dovrebbe succedere con i capi: spesso quelli che si presentano come amiconi sono quelli che appena non gli servi più ti salutano. Amichevolmente, certo! Perciò niente eccessi di confidenza, soprattutto con persone di sesso opposto. L'ambiente di lavoro e' un luogo molto importante perche', alla fine, ci si passa piu' tempo che a casa. Questo non significa che quello debba diventare la vera famiglia, ma solo un luogo in cui lavorare con impegno e piacere, se ci sono le premesse: si lavora piu' volentieri se l'ambiente e' gradevole e i collaboratori rispettosi ed educati. Purtroppo questa non e' la regola. I problemi che possono insorgere sono molti: rivalita', competitivita' eccessiva, indiscrezione, pettegolezzi e ultimo, non per importanza, molestie psicologiche o sessuali. Alcuni di questi inconvenienti possono essere prevenuti, altri corretti, e per quelli piu' gravi e' necessario un aiuto esterno autorevole. QUANDO DIPENDE DA NOI Di regola un'eccesso di confidenza con chiunque e' potenzialmente dannoso in molti sensi ed e' meglio evitarlo sempre, specialmente sul posto di lavoro: se vi trovate molto bene con qualcuno vi potrete divertire con lei o lui fuori dal posto di lavoro. Se siete il dirigente e un arriva un novizio, cercate di metterlo a suo agio, presentategli i collaboratori ci quali avra' a che fare e cercate di dire a priori cio' che dovra' o non dovra' fare. La chiarezza sui propri compiti e un ambiente favorevole rendono un'impiegato piu' efficiente. Nel correggere gli errori siate discreti e non mettete in imbarazzo i vostri impiegati. Se siete gli impiegati cercate di essere rispettosi e regolari nell'efficienza e se siete segretari o segretarie, siate discrete/i e non confidate agli altri impiegati le cose di cui solo voi siete a conoscenza. QUANDO DIPENDE DAGLI ALTRI Se pensate di esservi comportati sempre correttamente e, nonostante cio' avete dei nemici, cercate di capire il perche'. Se la persona che vi contrasta e' intelligente e sensibile sara' facile affrontare pacificamente l'argomento e risolverlo. Se pensate che sia inopportuno esporvi e fare affermazioni che potrebbero essere negate e che potrebbero dare di voi una idea negativa, ignorate il tutto. Se i problemi che incontrate sono tali da mettere in pericolo il vostro lavoro, allora la materia e' delicata e le risoluzioni sono strettamente legate alle circostanze e non possiamo generalizzare una soluzione. Possiamo solo consigliare di prendere sul serio la cosa e chiedere un consiglio professionale ad un'esperto (magari un'avvocato)