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Vita di condominio

Galateo del vino L'uomo e' un animale prevalentemente sociale, ma tutti gli animali, uomo compreso, se costretti in uno spazio ristretto, vedono aumentare la propria aggressivita'. Se si vive in un condominio, ci si ricordi, prima di tutto, che esistono degli spazi comuni che vanno usati pensando che non appartengono solo a noi, ma a tutti, percio' se sporcheremo il pianerottolo, lo puliremo (se non c'e' un portinaio abbastanza gentile da offrirsi di farlo). Se, pero', voi siete gli unici del piano a pulire il pianerottolo, sara' opportuno organizzare dei turni con gli altri. Se ci sono dei problemi con gli altri, consultiamo il regolamento condominiale, che ogni condomino dovrebbe avere, e cerchiamo una soluzione civile. Una volta mi raccontarono che, per essere l'unica di 3 vicini a pulire gli spazi comuni, una signora si stanco' di sentirsi al servizio degli altri e comincio' a pulire e mettere sullo zerbino degli altri cio' che raccoglieva. Il metodo e' un po' discutibile, ma non e' certo meno discutibile il fatto che gli altri volessero usufruire del suo lavoro senza muovere un dito. Anche se la legge non ti impone di fare silenzio, esistono degli orari legati alla buona educazione oltre i quali cercheremo di non disturbare gli altri che, probabilmente, dovranno andare al lavoro il giorno dopo o hanno bambini. L'eccezione e' sempre accettata, ma, per una famiglia con bambini piccoli, essere svegliati nel cuore della notte da vocianti vicini che si salutano e schiamazzano mentre aspettano l'ascensore, puo' diventare un vero tormento e alla lunga puo' provocare dei seri problemi. Se abbiamo dei bambini piccolissimi, il disturbo degli altri e' ovvio, ma il piu' delle volte accettato con tenerezza (d'altra parte e' inevitabile). Altro discorso e' avere bambini in eta' da gioco rumoroso e stereo: devono imparare ad ascoltare la musica a basso volume e negli orari indicati dal regolamento di condominio. Se ci sono degli anziani o dei malati, sara' gradito l'uso delle cuffie o dell'auricolare. Anche in questo caso, se i ragazzi daranno una festa, non gli si puo' certo impedire di farlo!(Se non e' una regola). Se amiamo i tacchi a spillo e non abbiamo la moquette, impariamo a tenere un paio di pantofole o di scarpe morbide che non rivelino al vicino sottostante in quali direzioni ci stiamo nuovendo, se ci stiamo fermando, quanto velocemente camminiamo ecc.. (specialmente di notte). Nel condominio vige il regolamento, ma, prima di tutto, vige la buona educazione e la comprensione degli altri verso di voi e il contrario. Esistono delle abitudini terribilmente sbagliate e diffuse che vorremmo elencare: Spazzare e buttare la polvere giu' dal terrazzino in casa altrui: se il vostro terrazzino e' da spazzare, cio' che si e'accumulato va raccolto e buttato nella pattumiera, non giu' dal terrazzo in modo che il povero vicino sottostante si ritrovi impolverato o debba spazzare la propria polvere piu' la vostra. (Magari in direzione della vostra polvere in caduta c'e' la biancheria stesa al sole di qualcun'altro) Lasciare aperto il portone comune (in assenza di un portinaio) perche', secondo voi, non succedera' mai nulla. Se siete degli ottimisti nati, siatelo pure, ma rispettate la voglia di sicurezza degli altri, specialmente se vivete in una citta'. Ogni volta che uscirete o rientrerete vi assicurerete che il portone o il cancello si sia richiuso dopo di voi. Disertare regolarmente le riunioni di condominio: il regolamento condominiale puo' essere messo in discussione e migliorato per incontrare le esigenze di tutti solo se partecipiamo alle riunioni. Non lamentiamoci delle decisioni prese se il giorno in questione noi eravamo volontariamente assenti.